Il Messaggero e le Stelle Marine Basket, due collaborazioni importanti…
La stagione televisiva termina a luglio di ogni anno. Proprio questo mese ha dato inizio a nuove collaborazioni di prestigio.
Articolo a cura di Andrea Contorni
Torno ad aggiornare il mio sito personale dopo un lungo periodo di pausa. Gli ultimi mesi sono stati intensi sotto il profilo lavorativo, segnati dall’epopea di HandOff. La pallacanestro regionale ieri e oggi. Uso il termine “epopea” perché questo format - da me ideato e diretto, dedicato alle realtà cestistiche territoriali e ai protagonisti che hanno fatto la storia della pallacanestro del Litorale Romano - ha ottenuto un successo straordinario. Se ne è parlato in tutta la Regione Lazio e anche al di fuori, ben oltre le più rosee aspettative.
Per sette mesi, Canale 10 è stato al centro dell’attenzione per aver contribuito in modo significativo alla visibilità di uno sport che, negli ultimi anni, ha sofferto di un immeritato disinteresse da parte dei media nazionali. Forse il bronzo conquistato dalle nostre Azzurre agli Europei 2025 potrà dare nuovo impulso, portando maggiore riscontro nei grandi network e nell’opinione pubblica. Ma quanto durerà, se non sarà alimentato da progetti, iniziative e narrazioni che vadano oltre le vittorie - per quanto straordinarie - delle squadre senior o giovanili?
Concentrato su HandOff, ho inevitabilmente trascurato il resto, inclusi gli aggiornamenti di questo mio sito/blog, che vuole essere un album virtuale di ricordi e imprese. Oggi torno con due novità importanti, che sono certo rappresenteranno traguardi di cui andare fiero.
Primo articolo di Andrea Contorni per “Il Messaggero” - Intervista allo scrittore Luis Contenebra.
La prima è la collaborazione con la redazione viterbese de Il Messaggero, storico quotidiano nazionale fondato a Roma nel 1878. Per un giornalista, scrivere per la carta stampata ha ancora un fascino particolare. La mia è una professione nata sulla carta, e per “genetica” ogni cronista sogna di vedere un proprio pezzo pubblicato su un giornale.
Grazie al collega Mirko Polisano - firma autorevole e stimata de Il Messaggero - ho avuto questa possibilità. E mi è stata offerta in un territorio che amo profondamente: la Tuscia viterbese, da cui provengono le mie radici familiari. Sono luoghi in cui mi sento davvero a casa e dove negli anni ho costruito legami, amicizie e collaborazioni. Scrivere per Il Messaggero, edizione di Viterbo, è davvero quanto di meglio potessi desiderare.
Come sempre, mi occuperò di Cultura e di figure legate all’arte, alla letteratura, alla storia e all’archeologia della provincia. Nel mio primo articolo ho intervistato Paolo Fanelli, noto scrittore di Marta che firma i suoi libri con lo pseudonimo Luis Contenebra. Ci siamo incontrati sulle rive del Lago di Bolsena, nel suggestivo Villaggio dei Pescatori. A questo pezzo ne seguiranno altri, alcuni dei quali dedicati anche a leggende e tradizioni folkloristiche dei tanti borghi della Tuscia.
Ringrazio Il Messaggero per avermi accolto, e Canale 10 per avermi permesso di vivere con serenità questa nuova parentesi professionale, che arricchirà anche il mio percorso televisivo.
Post di benvenuto per il nuovo ruolo nelle Stelle Marine Basket.
Accanto a Il Messaggero, è arrivata anche la proposta delle Stelle Marine Basket, storica società cestistica di Ostia Lido, fondata nel 1965: la prima in assoluto sul nostro territorio. Dalla prossima stagione - al via a fine agosto - ricoprirò il ruolo di Istruttore Minibasket e di Allenatore dei gruppi “Potenziamento”. Ma oltre agli aspetti tecnici, avrò anche la responsabilità della Comunicazione.
Si tratta di un incarico di prestigio, soprattutto in relazione al blasone e alla storia delle Stelle Marine. Ringrazio di cuore il Presidente Giuseppe Belluomo, il Direttore Tecnico Nando Racani, il Direttore Sportivo Massimiliano Picardi e il Responsabile del Settore Giovanile Matteo Picardi per la fiducia e la straordinaria opportunità.
La stagione 2025-2026, che andrà da settembre a luglio, sarà per me di fondamentale importanza per molte ragioni che vanno oltre la sfera professionale. C’è, lo ammetto, anche un bel po’ di emozione. ;-)
“Il giornalista è il solo scrittore che, quando prende la penna, non spera nell’immortalità.”